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SACILE

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WHITEHALL ORCHESTRA

Teatro Zancanaro

Venerdì 1 Novembre, ore 20:45

L’orchestra del governo inglese per la prima volta in Italia

Direttore Claudio Di Meo

Ingresso Gratuito

La Whitehall Orchestra è stata fondata nel 1978 come Civil Service Orchestra, reclutando inizialmente i suoi membri interamente dal settore pubblico. Le prove si tenevano in un edificio del Ministero della Difesa a Holborn e dopo aver superato i problemi iniziali, come il fatto che i clarinetti fossero più numerosi dei violini, l'Orchestra tenne il suo primo concerto nel giugno del 1979 al Civil Service Theatre vicino a Trafalgar Square. Il programma prevedeva un mix di opere sinfoniche come l'Ottava Sinfonia di Dvorak e classici leggeri come "London Every Day" di Eric Coates.

Oggi l'orchestra conta circa 50 membri, di età compresa tra i 21 e i 91. È aperta a tutti e i suoi membri provengono da diversi settori, tra cui il servizio pubblico, il mondo dell'arte, la pubblicità, le banche e molti altri. Il direttore musicale per oltre 30 anni è stato Michael Nebe, purtroppo scomparso nel 2021. Recentemente è stato nominato Claudio Di Meo come direttore d'orchestra.

Normalmente eseguono tre concerti all'anno con il repertorio classico per grande orchestra da Beethoven ai giorni nostri, comprese le opere commissionate. Le sedi dei concerti sono St Peter's, Vauxhall, St James's, Paddington e St Gabriel's Pimlico.

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In caso di pioggia l'evento si svolgerà all'interno della Villa

TEATRO ZANCANARO

Comune di SACILE

Il Teatro Zancanaro nasce il 22 novembre 1911, quando la commissione comunale concede definitivamente la licenza di apertura del nuovo politeama. A volerne la costruzione fu Vittorio Zancanaro, possidente agricolo originario della provincia di Venezia, trasferitosi a Sacile con la famiglia pochi anni prima.

L’invasione tedesca del 1917 ridusse il teatro, già bombardato e incendiato, a ripostiglio e stalla per la cavalleria nemica. Nel 1930 furono aperti definitivamente i battenti sotto la direzione del padovano Dario Topparelli, ma, a partire dal 1988, il teatro venne acquistato dal Comune e sottoposto a restauro.

 

Anche lo Zancanaro, come ogni teatro che si rispetti, ha il suo fantasma.

Un pò particolare,visto che si trattava di una persona in carne ed ossa. Era Dante, di cui nessuno ricorda più il cognome, che di notte dormiva nei camerini del teatro e di giorno si prestava a dare una mano al gestore facendo le pulizie nel locale, distribuendo le locandine e gli inviti, confezionando gli addobbi di carta, curando il trasporto delle pellicole e altro. Suonava il violino, senza conoscere la musica, e prima dell’avvento del sonoro si alternava con il pianista nel commento musicale del film; in seguito suonò anche nel corso dei veglioni del carnevale. Organizzava per conto dei giovanotti le serenate alle ragazze di paese, rallegrava le cene dei buontemponi del luogo, suonava nei pranzi di nozze e nelle feste da ballo. A suo modo, Dante era uno degli ultimi spiriti liberi della sua generazione, uomo insofferente alle regole sociali,. un artista che vestiva i panni di quei vagabondi mal tollerati dal regime.

Così un giorno decise di partire per Genova dicendo che sarebbe andato in America. Da allora nessuno a Sacile ne seppe più nulla fino a ieri quando, parlando con alcune persone, Dante è riapparso nel solo nome, senza volto senza ricordi d’affetti, un vero e proprio fantasma dentro il buio di una memoria collettiva. La sua storia ha acceso la curiosità dei semplici tanto da domandarsi quale sia stata la sorte della sua vita. Forse Dante è veramente riuscito a raggiungere l’altra sponda atlantica e a disperdere la nostalgia negli immensi spazi continentali. O forse è morto prima, struggendo sulle corde del violino il suo impossibile sogno americano. Tutto questo , e altro ancora, racconta il Teatro Zancanaro, i sogni e le speranze della gente del palcoscenico insieme alle illusioni e ai sentimenti di generazioni di spettatori che , nel ricordo di una recita o nell’emozione di una proiezione al buio, hanno racchiuso un qualche momento particolare della loro vita.

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